Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia
Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini
Stefano Anastasia, Valentina Calderone, Luigi Manconi, Federica Resta
Libro: Copertina morbida
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 192
Non è una provocazione. Nel 1978 il parlamento italiano votò la legge per l'abolizione dei manicomi dopo anni di denunce della loro disumanità. Ora dobbiamo abolire le carceri, che, come dimostra questo libro, servono solo a riprodurre crimini e criminali e tradiscono i principi fondamentali della nostra Costituzione. Tutti i paesi europei più avanzati stanno drasticamente riducendo l'area del carcere (solo il 24 per cento dei condannati va in carcere in Francia e in Inghilterra, in Italia I'82 per cento). Nel nostro paese chi ruba in un supermercato si trova detenuto accanto a chi ha commesso crimini efferati. Il carcere è per tutti, in teoria. Ma non serve a nessuno, in pratica. I numeri parlano chiaro: la percentuale di recidiva è altissima. E dunque? La verità è che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani non ha idea di che cosa sia una prigione. Per questo la invoca, ma per gli altri. La detenzione in strutture in genere fatiscenti è sovraffollate deve essere quindi abolita e sostituita da misure alternative più adeguate, efficaci ed economiche, capaci di soddisfare tanto la domanda di giustizia dei cittadini nei confronti degli autori di reati più gravi quanto il diritto del condannato al pieno reinserimento sociale. Il libro indica dieci proposte, già oggi attuabili, per provare a diventare un paese civile e lasciarci alle spalle decenni di illegalità, violenze e morti. Postfazione di Gustavo Zagrebelsky.
L'inderogabile esigenza. Audizioni 1988/1991
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino
Libro: Copertina morbida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2022
pagine: 344
Questo volume raccoglie alcune delle più drammatiche audizioni di Falcone e Borsellino: le prime (luglio-agosto 1981) rese nell'ambito delle polemiche dei magistrati con il nuovo capo dell'Ufficio istruzione di Palermo, Antonino Meli, quanto al "disarmo dell'antimafia". Le seconde rese in merito alle "accuse mosse da Leoluca Orlando a Falcone sul suo operato" (Falcone, ottobre 1991) e in merito a "Mafia, affari e politica: tra fuga di notizie, ecc." (Borsellino, dicembre 1991). Queste ultime possono considerarsi una sorta d'inconsapevole testamento, visto che entrambi sarebbero morti solo dopo pochi mesi. Testi ancora inediti nella loro integrità e poco conosciuti. Al di là del valore di documento storico, essi hanno un valore esperienziale - un valore 'letterario' in quanto trattano della condizione umana, e quindi sono in qualche modo 'patrimonio di tutti'. Si tratta infatti del destino di una sorta di Dioscuri moderni, Falcone e Borsellino, coetanei, nati nello stesso quartiere della Kalsa a Palermo, amici sin dall'infanzia durante le tante partite di calcio... Molti gli spunti di riflessione su cui soffermarsi con Ilio Mannucci Pacini, Presidente della Corte d'Assise di Milano, in merito a una storia umana straordinaria.
Capire la mafia. Quali sono e come funzionano le grandi organizzazioni criminali
Piernicola Silvis
Libro: Copertina morbida
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2022
Che la mafia sia un fenomeno sociale e culturale prima ancora che criminale è evidente fin dall'uso grammaticale del temine: si parla di "mafia", come nome comune, per indicare una mentalità, un atteggiamento, un modo di relazionarsi agli altri; e poi ci sono le mafie con i loro diversi nomi propri: Cosa nostra, 'Ndrangheta, Sacra corona unita, Società foggiana e così via. Nel linguaggio corrente i due piani spesso si intersecano, col rischio, però, di generare una confusione concettuale di cui le stesse organizzazioni mafiose si sono sempre avvantaggiate. "La mafia non esiste" è stato il refrain durato per decenni, proprio perché era difficile trovare un nesso diretto e giudiziariamente rilevante tra un comportamento diffuso e specifiche azioni delittuose. Nel definire con precisione la natura del fenomeno e l'organizzazione, la struttura gerarchica, i rituali e le "specializzazioni" delle diverse organizzazioni mafiose, questo libro, frutto da una parte della lunga esperienza investigativa e dall'altra di quella di insegnamento dell'autore, svolge un compito chiarificatore e didattico allo stesso tempo. Perché proprio oggi che la mafia non viene più percepita come un'emergenza nazionale - agire lontana dai riflettori, del resto, è proprio la sua modalità di (non) comunicazione - conoscerla e capirne i segreti diventa un'urgenza morale.
Mafia. Fare memoria per combatterla
Antonio Balsamo
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 168
La storia del nostro Paese è pesantemente condizionata dalla presenza pervasiva di organizzazioni criminali che deprimono lo sviluppo economico e civile di diverse regioni del Sud e che nel tempo hanno allargato il loro campo d'azione infiltrandosi nei meccanismi dello Stato. Si fa fatica a definire 'normale' un Paese che da decenni non riesce a estirpare un fenomeno così penalizzante non solo per il Mezzogiorno, ma per l'Italia tutta. Utilizzando lo stile avvincente di un reportage 'in presa diretta' con i protagonisti e i testimoni degli eventi, il libro del giudice Balsamo racconta l'origine e l'evoluzione della Mafia, l'affermazione del suo potere, le sue cointeressenze economiche, l'espansione al Nord, la sua rete di relazioni internazionali, componendo un quadro coerente e persuasivo alla luce dei più recenti accertamenti giudiziari e di una serie di testimonianze inedite. Un racconto che non trascura le domande ancora aperte, come quelle sulla convergenza di interessi alla base dell'omicidio di Piersanti Mattarella e delle stragi in cui rimasero uccisi Falcone e Borsellino, e sulla individuazione delle reali motivazioni di alcuni dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana sui quali l'opinione pubblica ancora attende che venga fatta piena luce.
Io volevo ucciderla. Per una criminologia dell'incontro
Adolfo Ceretti, Lorenzo Natali
Libro: Copertina morbida
editore: Cortina Raffaello
anno edizione: 2022
pagine: 444
Perché dare voce a chi agisce la violenza? Che cosa si intende conoscere? Può il reo, con la sua parola, accedere alla verità personale del suo gesto? Per altro verso: di che cosa parlano due criminologi quando, in carcere, incontrano una persona che ha commesso un omicidio efferato? Con quale metodologia costruiscono la loro conversazione? La violenza vive di una doppia vita, quella rilevata nell'obiettività dei tassi di omicidio e quella che scorre nell'esperienza individuale di rei e vittime. In questo libro gli autori avvicinano una storia di vita violenta a partire da un approccio interazionista radicale. La voce narrante è quella di una donna omicida che, in dialogo con i due criminologi, ci guida nel flusso dei ricordi della sua infanzia, dei legami familiari, degli incontri, per dare un possibile senso al suo gesto estremo. I tre interlocutori inaugurano così un vero e proprio spazio dialogico, una scena intima e, insieme, sociale, nella quale prende forma la cosmologia violenta dell'autrice del crimine.
Visti da vicino. Falcone e Borsellino come nessuno li ha mai raccontati
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro
editore: PaperFIRST
anno edizione: 2022
pagine: 220
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino raccontati dai loro amici più intimi e dai più stretti colleghi e conoscenti. Una lunga serie di aneddoti che risalgono a prima che diventassero famosi. Momenti indimenticabili, istanti divertenti che ci restituiscono il volto inedito dei due magistrati antimafia. Ed ecco, dunque, Giovanni Falcone che colleziona papere e penne stilografiche, con le sue battute di ironia demenziale, con la guerra delle molliche a tavola, ma anche con i suoi amori tormentati e le sue lacrime davanti ai drammi di alcuni dei collaboratori di giustizia che avevano deciso di parlare con lui. Ed ecco Paolo Borsellino, uomo all'antica, dall'umanità travolgente, rilassarsi con la sua piccola barca di vetroresina o a cavallo di una bicicletta, a pesca grossa durante il soggiorno da "recluso" all'Asinara o "in fuga" dalla scorta per una passeggiata notturna a Mondello con un suo "fratello". È la narrazione del volto ancora poco conosciuto di due uomini che, sotto l'immenso peso dell'ansia e delle responsabilità della missione che li ha portati insieme fino alla morte, sapevano anche sorridere e divertirsi. Ed è anche la storia di una grande amicizia fra due uomini diversi eppure uguali: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Qualcuno visse più a lungo. La favolosa protezione dell'ultimo padrino
Enrico Deaglio
Libro: Copertina morbida
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2022
pagine: 288
Milano, primi anni settanta. A nord-est, vicino al Parco Lambro, sorge Milano 2. Palermo, 1982. Un costruttore edile sconosciuto muore ucciso in un agguato. È uno dei primi di una sanguinosa guerra civile. Dopo di lui muoiono altre diecimila persone. L'uomo aveva investito i suoi soldi nelle banche di Michele Sindona. I suoi figli sono i fratelli Graviano. Il loro capo è Giuseppe, soprannome Madre Natura. A vent'anni prende il comando. Deve gestire un patrimonio enorme, difendere la famiglia nella guerra, guidare il suo esercito. Ce la farà? Può un ragazzo giovane, da solo, tenere testa alla tempesta finanziaria che sta scuotendo l'Italia? Dalla sua parte ha il governo "militare" del più grande quartiere di Palermo, il Brancaccio in cui Cosa Nostra domina incontrastata. Si allea con i corleonesi e con i servizi. Capaci e via D'Amelio, 1992. Giuseppe Graviano schiaccia personalmente il telecomando di via d'Amelio. Curiosamente, nessuno l'aveva mai sospettato, anche perché vive ormai a Milano. E nessuno aveva sospettato che ci fosse lui dietro alla catena di bombe che nel 1993 hanno portato l'Italia sull'orlo della crisi finanziaria e di un possibile colpo di stato. 1994. Berlusconi scende in campo. Nessuno si accorge dell'arresto di Filippo e di Giuseppe Graviano in un ristorante alla moda di Milano. Tutto, come per magia, finisce. In Italia nessuno più verrà ammazzato. La storia è finita. O forse no. A Palermo un membro della banda Graviano - tale Spatuzza - viene arrestato nel '96 e racconta tutto, smentendo tutta la ricostruzione ufficiale delle stragi. Ma la sua cantata rimane nascosta per dieci anni. I Graviano hanno fatto tutto: Capaci, via D'Amelio, Firenze, Milano, Roma, Maurizio Costanzo, i due carabinieri di Reggio Calabria. E perché? Dal 41 bis, dove sono ormai da trent'anni, i Graviano organizzano i loro affari come se niente fosse. Sono ancora giovani. La stirpe deve continuare. Ma una domanda li tormenta: chi ci ha traditi? Gli stessi che ci hanno ordinato le bombe? Già, chi li ha traditi?
Il silenzio. Italia 1992-2022
Giovanni Tizian
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 128
Le stragi del 1992 hanno lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti gli italiani. Trent'anni fa Giovanni Tizian era un ragazzo di dieci anni, già orfano del padre ucciso dalla ?ndrangheta. In questo memoir appassionato ripercorre il ricordo drammatico della scia di sangue che ha unito in un filo comune la sua famiglia a quelle delle tante altre vittime e traccia un amaro bilancio: sono trascorsi trent'anni ma quel 1992 che doveva trasformare l'Italia ha lasciato ogni cosa immutata. Quel dolore collettivo non ci ha cambiati, ha solo prodotto una breve indignazione. Per il resto tutto è rimasto come prima: la cultura mafiosa, la prepotenza, l'umiliazione degli ultimi, dei più deboli, di chi è sotto ricatto. I tratti tipici della mafiosità li ritroviamo purtroppo ancora in ampi strati della società. In queste pagine, trent'anni della nostra storia letti prima con gli occhi di un bambino già ferito nel suo diritto all'ingenuità per la violenza che gli si dispiega intorno; poi con gli occhi del ragazzo che cerca con la sua famiglia un nuovo inizio nella 'normale' Emilia; infine con gli occhi del giornalista che da anni si occupa delle trame torbide del potere. Perché anche quando sembra impossibile ottenere giustizia e verità, può e deve rimanere il desiderio di lottare.
Rinascere dalla mafia. La reazione di istituzioni, società civile e Chiesa dopo le stragi del 1992
Antonio M. Mira
Libro: Copertina morbida
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 288
1992: la tragica morte dei giudici Falcone e Borsellino e, nell'anno successivo, la mafia stragista che cerca di terrorizzare l'intero Paese. In quei momenti, assistevamo alla fine di ogni speranza, ci sentivamo sconfitti, impotenti, incapaci di invertire il corso di una storia apparentemente in mano ai violenti e ad associazioni criminali tra le più potenti del mondo. Ma il tempo dello scoramento è durato poco. E non si tratta solo di una frase retorica: di questi ultimi trent'anni possiamo raccontare una ricchissima storia di rinascita. Persino di vittoria, sotto molti aspetti. Istituzioni (dal Parlamento ai magistrati alle forze dell'ordine), società civile (amministratori locali, associazionismo), Chiesa si sono mobilitati e hanno agito in sintonia: non solo per sconfiggere la "mafia militare", ma anche per rianimare un popolo spaventato e offrire vie di civiltà, di legalità, di nuova economia e di valori condivisi. Persino i familiari delle vittime hanno trovato voce e un loro ruolo, in questa battaglia. È la storia della rinascita dalla mafia: la vera celebrazione di questo anniversario importante. Con interviste a: Federico Cafiero de Raho, Giancarlo Caselli, Luciano Violante, Raffaele Cantone, don Luigi Ciotti, Giuseppe Di Lello, Matilde Montinaro, monsignor Michele Pennisi, monsignor Carmelo Ferraro.
David Rossi. I fatti. La verità è di tutti, non solo della famiglia
Ranieri Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2022
pagine: 304
David Rossi, responsabile della Comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, viene trovato morto la sera del 6 marzo 2013 dopo essere precipitato da una finestra di Rocca Salimbeni, sede storica della banca. Nonostante due inchieste abbiano archiviato il caso come "suicidio" gli interrogativi sono ancora molti e ormai da 9 anni dividono l'opinione pubblica. Molte persone esprimono il proprio parere sulla vicenda senza conoscere le informazioni essenziali. Il libro vuole fornire queste informazioni, analizzare i fatti, le prove e le indagini svolte in maniera asettica e oggettiva, cosicché ciascuno possa elaborare le sue conclusioni. Nessuno dovrebbe dire "è suicidio" o "è omicidio", senza conoscere il lavoro che è stato fatto in questi anni dalla magistratura e soprattutto dalla famiglia.
«Se la gioventù le negherà il consenso». In dialogo con i testimoni a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio
Libro: Copertina morbida
editore: Ancora
anno edizione: 2022
pagine: 144
Descrizione di una battaglia. Attori e strategie della prova in un processo per femminicidio
Alessandra Dino
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 192
Spostando l'attenzione dalla dimensione della verità a quella della veridizione e analizzando la sentenza come una battaglia dialettica che ridefinisce i confini delle identità degli attori coinvolti, il libro propone l'esame di un caso di femminicidio andato in giudizio nel dicembre del 2015. È l'omicidio di una donna che viene insolitamente definito dai giudici come un femminicidio e il cui movente è rinvenuto nel desiderio di possesso dell'omicida nei confronti della vittima. Un caso del quale la cronaca si è poco occupata, anche per il basso livello socio-economico e culturale di vittima e assassino. A renderne ancor più ricca la narrazione, il fatto che di esso (e della giovane vittima) ne abbiano parlato alcuni dei testimoni privilegiati intervistati durante la ricerca.