Libri di Mario Pomilio
Il quinto evangelio
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 456
1945, Colonia. Nella canonica di una chiesa bombardata Peter Bergin, giovane ufficiale americano, trova alcuni documenti che gli rivelano la possibile esistenza di un quinto vangelo. Questa scoperta segnerà la sua vita, spingendolo a votarsi completamente alla ricerca di questo scritto. La raccolta dei materiali - lettere, versi, racconti, frammenti, leggende, biografie e autobiografie di credenti, non credenti, mistici, eretici, santi, ribelli - disegna una vicenda complessa che non è solo la ricerca di uno studioso ma una vera e propria avventura umana. Mario Pomilio costruisce un'architettura narrativa capace di confondere realtà e finzione, lasciando al lettore il piacere di avventurarsi in una fitta trama di contrasti, illusioni e letture poco ortodosse, in una sorprendente varietà di invenzioni e piani di scrittura. Pubblicato per la prima volta nel 1975.
La compromissione
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 288
In una Teramo alle prese con la ricostruzione postbellica si intrecciano le vite di Marco, giovane insegnante di liceo e segretario della sezione locale del Partito socialista, e di Amelia, di famiglia borghese e cattolica. La pesante sconfitta elettorale del 1948 comincia a minare le sicurezze politiche di Marco, che si avvicina sempre più agli ideali borghesi della fidanzata, fino al matrimonio religioso. Da lì scenderà senza particolari sensi di colpa sul terreno del compromesso, rinunciando alle idee e agli amici di un tempo. Vincitore del Premio Campiello nel 1965, "La compromissione" è il ritratto di un momento storico e di una generazione che si è interrogata sul ruolo dell'ideologia nella storia individuale e collettiva. Quando anche l'ideologia si rivelerà una ragione insufficiente, per Marco si aprirà lo scenario delle proprie responsabilità, dei tradimenti politici e personali e dell'abdicazione ai propri ideali.
Taccuino industriale. Reportages 1945-1980
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Hacca
anno edizione: 2021
pagine: 140
Gli scritti di Mario Pomilio che vengono qui raccolti comprendono un arco temporale che va dal secondo dopoguerra all'inizio degli anni '80. è dunque evidente che la prosa di queto autore, osservatore attentissimo del sentimento sociale e culturale del suo paese, ci restituisce il ritratto di un'Italia che si accinge a cambiare, tutta tesa al progresso che sta arrivando, pronta a emanciparsi e a godere del boom economico che tutti esalta. Eppure non possono nascondersi agli occhi di Pomilio gli squarci che il paese ancora subisce senza opporre resistenza; quel Mezzogiorno che non ce la fa, quei terremoti che mettono in ginocchio.
Scritti sull'ultimo Ottocento
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Prospero Editore
anno edizione: 2017
pagine: 306
11 volume raduna una serie di saggi di Mario Pomilio, pubblicati soprattutto negli anni Sessanta del Novecento, relativi alla letteratura italiana della fine del XIX secolo, in particolare verista. La raccolta riflette un ben preciso progetto d'autore, ricostruito sulla base di un appunto manoscritto rinvenuto tra le sue carte autografe presenti nel Centro manoscritti dell'Università di Pavia; e sintetizza una fase portante del lavoro dell'autore, per l'intensità dell'impegno critico-teorico (v. Contestazioni, 1967, soprattutto) e la felicità dell'invenzione propriamente narrativa (La compromissione, 1965). Nel loro rigore, nella loro lucidità, questi saggi contribuiscono a gettare ulteriore luce sulla complessità di quella stagione; oltre a costituire, relativamente al paradigma preso in esame, magistrali esempi di una pratica illuminante di saggistica letteraria.
Scritti sull'ultimo Ottocento
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Prospero Editore
anno edizione: 2017
pagine: 360
Un'antologia di scritti editi pomiliani su Verga, Capuana, D'Annunzio, Serao, De Roberto, Scarfoglio, Pirandello. Il volume raduna una serie di saggi di Mario Pomilio, pubblicati soprattutto negli anni sessanta del Novecento, relativi alla letteratura italiana della fine del XIX secolo, in particolare verista. La raccolta riflette un ben preciso progetto d'autore, ricostruito sulla base di un appunto manoscritto rinvenuto tra le sue carte autografe presenti nel Centro manoscritti dell'Università di Pavia; e sintetizza una fase portante del lavoro dell'autore, per l'intensità dell'impegno critico-teorico (v. «Contestazioni», 1967, soprattutto) e la felicità dell'invenzione propriamente narrativa («La compromissione», 1965). Nel loro rigore, nella loro lucidità, questi saggi contribuiscono a gettare ulteriore luce sulla complessità di quella stagione; oltre a costituire, relativamente al paradigma preso in esame, magistrali esempi di una pratica illuminante di saggistica letteraria. Con una nota di Maria Antonietta Grignani. Introduzione di Paola Villani.
Petrarca e l'idea di poesia. Una monografia inedita
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2016
pagine: 288
Pochi sanno che Mario Pomilio negli anni giovanili intraprese la carriera accademica. Allievo della Normale di Pisa, dove si era laureato con una tesi su Pirandello, fu borsista a Bruxelles e a Parigi, dove tra il 1950 e il 1952 si dedicò a un'ambiziosa ricerca sull'estetica del furor e sulla natura divina dell'ispirazione poetica dal Medioevo all'età moderna. All'interno di questo vasto progetto nacque lo studio su Petrarca che qui si pubblica: non del tutto rifinito, ma ampio e solido, raggiunse la misura di una robusta monografia. Negli scritti latini Petrarca realizzò un'originale sintesi di valori classici e cristiani, conciliando Cicerone con Lattanzio: la poesia, prima riduttivamente intesa come ornamentazione retorica, diventava così strumento privilegiato per svelare la verità e accedere a una superiore sapienza. Polemizzando con lo scientismo tomista e la cultura monastica, che attribuivano alle lettere una funzione ancillare, Petrarca proclamava la dignità etica e la potenza speculativa della poesia, inaugurando precocemente la luminosa stagione dell'umanesimo cristiano. Il saggio rimase inedito, ma la riflessione sull'estetica petrarchesca, e più in generale sul senso della letteratura e sulla sua intrinseca serietà, fu determinante nella "conversione" di Pomilio: fu anche in virtù di questa esperienza che egli riconobbe la propria vocazione, nascendo a se stesso come scrittore senza dismettere mai l'abito dello studioso e del pensatore.
Il nuovo corso
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Hacca
anno edizione: 2014
pagine: 215
I fatti d'Ungheria sono l'evento concreto, di un'attualità ancora irrisolta e bruciante, a partire dal quale Mario Pomilio redige la "favola politica" del "Nuovo corso". L'eco della repressione sovietica, nella Budapest del 1956, non si è ancora spenta e quel titolo (che riprende alla lettera il fallimentare esperimento libertario) non poteva essere in alcun modo equivocato dai lettori dell'epoca, né suscita dubbi in quelli odierni. Eppure qualcosa che non torna c'è. A non coincidere, tra modello e racconto, non è tanto la concatenazione dei fatti, rispetto ai quali il narratore rivendica un'assoluta licenza creativa. Il paesaggio, ecco che cosa non combacia: la geografia urbana che fa da sfondo al racconto. Quella città in cui stiamo per addentrarci "potrebbe essere stata o diventare domani la nostra città". Sono le parole a fare dell'edicola di Basilio il solo vero "luogo" del romanzo. Qui, all'alba del giorno fatale che copre quasi per intero la trama, arrivano le copie del quotidiano con l'annuncio del "nuovo corso": la libertà smette di essere uno slogan e diventa qualcosa di concreto, le istituzioni cedono il passo alla spontanea aggregazione dei cittadini, perfino il Partito si scioglie, considerando ormai esaurito il proprio compito.
Scritti cristiani
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2014
pagine: 187
Quando Mario Pomilio decise di raccogliere, nel 1979, sotto il titolo di "Scritti cristiani", alcuni fra i suoi interventi più lucidi e pensosi sulla Chiesa del Concilio e sulle inquietudini dell'uomo contemporaneo, non si era ancora spenta la vasta impressione suscitata dall'uscita, quattro anni prima, del "Quinto evangelio". E forse proprio la sfolgorante risonanza di quel romanzo che l'aveva consacrato come il maggior scrittore cattolico italiano dell'età postconciliare contribuì a far entrare gli "Scritti cristiani" in un cono d'ombra che ha finito per eclissarli. Ma senza quei testi non si potrebbe comprendere appieno l'opera narrativa di Pomilio: negli "Scritti cristiani", infatti, l'autore ha messo a nudo le radici della sua visione del mondo, intrecciando memorie autobiografiche, riflessioni biblico-evangeliche, approfondimenti storici e letterari, spunti morali e sociali. Oggi quegli "Scritti", da molti anni irreperibili in libreria, riaffiorano finalmente in una nuova edizione arricchita di altri undici testi, di cui uno del tutto inedito. E tornano a testimoniarci, dello scrittore abruzzese, l'impareggiabile capacità di coniugare i fondamenti della fede in Cristo e nella sua Parola con le ragioni della vera, grande letteratura. Nuova edizione accresciuta.
Il cimitero cinese
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2013
pagine: 128
I tre testi riuniti in questo volume sono stati scritti da Mario Pomilio in tempi diversi della sua vita, ma pur nelle differenza stilistiche e compositive mostrano una grande coerenza di sguardo e di pensiero. "Il cimitero cinese" e "Ritorno a Cassino", che lo stesso Pomilio riunì in un solo volume alla fine degli anni Settanta, intrecciano, nel segno di un manzonismo moderno, vicenda personale e storia dell'Occidente, affidando il ruolo propulsivo della narrazione a una coppia il cui legame sentimentale deve fare i conti con le terribili eredità della seconda guerra mondiale; nel cimitero, un italiano e una giovane tedesca attraversano in macchina, pochi anni dopo la fine del conflitto, la Francia del nord, e quello che doveva essere un romantico week end si trasforma nella contemplazione dei duraturi sconvolgimenti, nei paesaggi geografici e in quelli interiori, apportati dall'invasione, dal dominio e dai massacri; in "Ritorno a Cassino", ambientato sull'Autostrada del sole all'alba degli anni Sessanta, le ferite che sembrano chiuse si rivelano in realtà solo ipocritamente nascoste. Il racconto inedito "I partigiani" è l'inizio della riflessione, in un Pomilio ancora molto giovane, sul tema che porterà ai due esiti successivi, e che l'autore non smetterà di rimeditare almeno fino al Quinto evangelio. Si tratta insomma di una serie compatta, che qui viene restituita integralmente per la prima volta.
Il Natale del 1833
Mario Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2003
pagine: 148
"Il Natale del 1833" prende avvio dall'omonima lirica del Manzoni, abbozzata quasi di getto sull'onda del dolore causatogli dalla morte della prima moglie e rimasta incompiuta nonostante i ripetuti tentativi per ultimarla. Il protagonista è proprio lui, Manzoni, esplorato nel suo dramma d'uomo e in una "crisi di fede entro la fede" divenuta crisi creativa e preludio al suo silenzio di scrittore. Pomilio, mentre ne ricrea la vicenda in un libero gioco di verità e d'invenzione, ci offre un Manzoni più vero, forse, del vero, facendone in realtà la metafora d'una condizione dell'artista diviso nell'intimo tra sfide poetiche e ritrosie morali fino a mancare un possibile capolavoro. Il tema profondo del libro è però ancora un altro, ed è condensabile in una domanda ineludibile e sempre attuale: "Perché il dolore nel mondo nonostante Dio?". Il discorso sul Manzoni si trasforma così in un'alta meditazione intorno al mistero della sofferenza, e implicitamente intorno al divino. Prefazione di Salvatore Silvano Nigro. Con un saggio di Carlo Bo.