Libri di François Truffaut
L'uomo che amava le donne
François Truffaut
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 96
"L'uomo che amava le donne è la sceneggiatura, scritta dal regista in forma di romanzo, del film con lo stesso titolo girato nel 1977. È la storia di Bertrand Morane, ingegnere di Montpellier ma soprattutto cacciatore di femmine. Bertrand non è uno svagato play-boy; è piuttosto un inquieto Don Giovanni nel senso che l'intensa emozione che gli procura ogni nuova donna nasce dalla promessa di un piacere che svanisce con la conquista." (Daniela Pasti).
Il cinema secondo Hitchcock. Ediz. deluxe
François Truffaut
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 256
"Il cinema secondo Hitchcock" è l'incontro tra due geni che hanno definito per sempre di che cosa parliamo quando parliamo di film. Los Angeles, 1962. François Truffaut, il volto della Nouvelle Vague francese, raggiunge Alfred Hitchcock, il più popolare regista di Hollywood, per un'intervista sulla sua vita, la sua carriera, le sue opere. Da quel dialogo lungo una settimana nasce uno dei libri di cinema più celebri e amati di sempre, qui in una nuova edizione illustrata con fotogrammi iconici tratti dai film, scatti della vita sul set, ritratti degli attori e delle attrici e le immortali locandine. Un volume che ci fa immergere come mai prima nell'arte del regista inglese, nelle sue scelte e visioni, nelle soluzioni trovate con inquadrature, musiche e montaggio per realizzare i capolavori che hanno appassionato milioni di spettatori.
Il cinema secondo Hitchcock
François Truffaut
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
L'autore dei "Quattrocento colpi" interroga provocatoriamente quello di "Psycho". Il lungo, appassionante dialogo svela al lettore la vita e le opere di un uomo incredibile e di un regista straordinario. Analizzando la vasta produzione di Hitchcock, i due parlano di invenzioni visive, montaggio, taglio delle inquadrature, narrazione. Ma il discorso sfocia volentieri nella sfera del sogno, dell'eros, delle emozioni e svela la figura enigmatica e geniale di Hitchcock, tanto rigoroso e metodico nella sua arte quanto umorale e lunatico nelle sue relazioni con il mondo. Un viaggio ipnotico nella mente di un uomo che con i suoi film è riuscito a segnare la storia della settima arte, ma soprattutto un grande libro sul cinema, frutto di lunghi colloqui tra due artisti consapevoli degli strumenti della propria arte.
Gli anni in tasca. I giovani e il cinema
François Truffaut
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2022
pagine: 118
Nella nostra cultura il libro è ancora avvolto in quella "aura sacrale" che lo rende oggetto accessibile a pochi e incomprensibile a molti. Esso va esorcizzato e reso nella sua genuina veste di strumento per crescere. Per questa operazione abbiamo tracciato una "linea pedagogica" che tenesse conto della particolare fascia d'età dei ragazzi a cui ci rivolgiamo, la prima adolescenza, nella quale netta è la differenza tra il ragazzo di 10/11 anni che troviamo in 1° media e quello di 13/14 che si presenta all'esame di terza media. Il primo è ancora legato alla fantasia e all'immaginazione, mentre il secondo ha già operato un sostanziale distacco dal sé ed è pronto a rivolgersi al mondo degli adulti. Ogni testo è corredato di proposte di lavoro che, tenendo conto dell'età e degli interessi dei ragazzi, stimolino la creatività (la drammatizzazione del testo attraverso esempi di sceneggiatura, impostazione dei dialoghi, ambientazione, ecc.), la comprensione e l'interpretazione, l'approfondimento linguistico.
Il piacere degli occhi
François Truffaut
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2010
pagine: 302
François Truffaut (1932-1984) è stato uno dei massimi esponenti della cinematografia francese. Oltre ad aver diretto capolavori come I 400 colpi, Gli anni in tasca, Jules e Jim, L'ultimo metrò, Finalmente domenica! e La signora della porta accanto si è distinto anche come critico cinematografico, sceneggiatore, produttore e attore. Il piacere degli occhi è il libro in cui Truffaut desiderava raccogliere una selezione di ciò che aveva scritto sul cinema in quasi un trentennio di carriera, prima in veste di critico e polemista per riviste celebri quali Arts e Cahiers du cinéma, poi come cineasta affermato. Dopo la sua scomparsa, Jean Narboni e Serge Toubiana hanno ripreso il progetto sulla falsariga tracciata dallo stesso Truffaut, restituendoci in questo volume una galleria di ritratti vividi e penetranti di registi (Chaplin, Hitchcock, Welles, Spielberg), scrittori (André Gide, François Mauriac) e attori (Fanny Ardant, Julie Christie, Catherine Deneuve, Charles Aznavour), oltre a un'analisi acuta e talvolta spietata sullo stato dell'arte cinematografica: una testimonianza importante di chi ha vissuto dall'interno un periodo tra i più fecondi del cinema francese e mondiale.
I film della mia vita
François Truffaut
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2003
pagine: 235
"Diventato regista, mi sono sforzato di non stare troppo a lungo senza scrivere qualcosa sul cinema, ed è la pratica di questo doppio ruolo, critico-cineasta, che mi dà oggi l'audacia di esaminare la situazione un po' dall'alto, come il Fabrice della Chartreuse de Parme, se avesse avuto la fortuna di sorvolare Waterloo in elicottero." Visti dall'alto i film degli altri appaiono come un insopprimibile contraltare dei suoi film, della sua attività di uomo di cinema: non tanto una sequenza di approvazioni e stroncature quanto piuttosto un insieme ricco e multiforme di materiali, situazioni, spunti, apprezzamenti, destinati a incorporarsi nella pratica cinematografica, nel lavoro di regia, prima che come giudizio sugli altri.
Le avventure di Antoine Doinel
François Truffaut
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 329
Un caso unico nella storia del cinema: uno stesso regista che scrive e gira cinque film costruiti su uno stesso personaggio, interpretato da un medesimo attore nel corso di vent'anni. Una vera e propria "biografia filmata" che vede Jean-Pierre Léaud (Antoine Doinel) crescere, amare, invecchiare: dall'adolescenza inquieta dei "Quattrocento colpi" alla prima delusione dll'"Amore a vent'anni", da "Baci rubati" alla vita coniugale di "Non drammatizziamo... è solo questione di corna", fino all'ultimo "L'amore fugge".