Skira
Immaginario Ceruti. Le stampe nel laboratorio del pittore
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
Nell'anno in cui Brescia è, con Bergamo, Capitale italiana della cultura, un approfondimento sul rapporto dell'artista milanese con il mondo della grafica Sono trascorsi quarant'anni da quando Mina Gregori, la più nota studiosa di Giacomo Ceruti, ha rilevato per la prima volta che in alcuni dipinti dell'artista, in particolare nelle scene di vita popolare, si celano diverse desunzioni dalle stampe, operate con minuzia e disinvoltura dal celebre pittore dei "pitocchi". Nonostante la sua precoce e più volte ripresa segnalazione, questo affascinante quanto singolare capitolo della pittura pauperistica non è mai stato affrontato in modo sistematico prima di questa pubblicazione. Come molti artisti dell'epoca infatti, Giacomo Ceruti studiava le incisioni e le stampe dei maestri antichi e dei suoi contemporanei per comporre i propri geniali dipinti, specie per quanto riguarda sfondi, paesaggi e figure animali. Attingendo a un vasto repertorio grafico, che comprendeva opere di artisti francesi, olandesi e italiani, il celebre pittore degli umili perfezionò la sua arte, inserendosi in un clima culturale di respiro internazionale. Definire il ruolo rivestito dalle stampe nel laboratorio creativo di Ceruti risulta dunque determinante per comprendere fino a che punto si spinse, nell'opera dell'artista, l'inscindibile rapporto tra realtà e tradizione. Immaginario Ceruti ha seguito nel dettaglio il metodo di lavoro del pittore, illustrando le ragioni che lo spinsero ad attingere di frequente a un vasto repertorio calcografico che spazia dal Cinquecento al Settecento, da Jacques Callot agli acquafortisti olandesi passando per Pietro Testa e per i più moderni francesi. Scovando nelle opere di Ceruti le citazioni e i rimandi alle stampe più diffuse nelle botteghe del Settecento europeo, siamo oggi in grado di ricostruire una parte fondamentale del suo processo creativo.
Firenze Novecento
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 368
Immolata alla magnificente tradizione rinascimentale, schiacciata su una devozione al passato diffidente verso ogni contemporaneità, Firenze ha poco conosciuto e riconosciuto gli artisti - spesso brillanti - che ne hanno attraversato il territorio nel XX secolo. In occasione dell'ordinamento delle collezioni del Novecento appartenenti al Comune di Firenze, in vista della fondazione del Museo Novecento, Valentina Gensini costituì un nutrito gruppo di esperti per ricostruire le vicende della storia artistica fiorentina attraverso studi inediti di fondi e archivi pubblici e privati. L'attenzione che questo volume rivolge alle singole discipline intreccia molte storie capaci di restituire la complessità della vita culturale del Novecento a Firenze, richiamando episodi poco noti anche agli addetti ai lavori. Ne emerge un appassionato ritratto di quelle esperienze che nell'approccio multidisciplinare, dalle arti visive alla danza, dall'architettura al teatro fino alla fotografia, al cinema e al panorama musicale, hanno saputo rinnovare il linguaggio artistico della città, contribuendo alla nascita di un vivace clima di sperimentazione artistica dai risvolti internazionali.
Frida Kahlo, Diego Rivera. La collezione Gelman
Daniela Ferretti
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 208
Frida Kahlo e Diego Rivera: una delle più travolgenti storie d'amore e di passione dell'intera storia dell'arte Frida Kahlo - figura centrale dell'arte messicana, nonché la pittrice latinoamericana più celebre del XX secolo - e il marito Diego Rivera, tra i più importanti muralisti del Messico, formano una delle coppie più emblematiche della storia dell'arte mondiale. Frida e Diego sono infatti riconosciuti per il loro fondamentale contributo all'evoluzione dell'arte. Entrambi, pur avendo stili completamente diversi, sono diventati due degli artisti più celebrati e iconici del Messico e hanno avuto un ruolo cruciale nella definizione e nell'affermazione dell'Avanguardia messicana. Frida e Diego non sono però conosciuti solo per il loro talento e la loro visione dell'arte, ma anche per la loro burrascosa storia d'amore durata oltre quarant'anni, alimentata da convinzioni e passioni reciproche. Curato da Daniela Ferretti e pubblicato in occasione dell'esposizione padovana, il volume racconta il mondo di questa coppia di artisti messicani attraverso un nucleo di opere appartenenti alla collezione statunitense di Jacques e Natasha Gelman. Accanto alla grande pittura di Frida Kahlo (con i celeberrimi autoritratti) e di Diego Rivera, viene proposta un'ampia sezione di fotografia con ritratti realizzati da Héctor García, Manuel Álvarez Bravo, Gisèle Freund, Martin Munkácsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch, Edward Weston e una selezione di costumi messicani. Ne emerge il ritratto di un Messico iconico, forte, vivo, di una terra che alla metà del '900 attrasse intellettuali, artisti, militanti e avventurieri dal Vecchio Continente. E nessuno come Frida Kahlo e Diego Rivera ha saputo tradurre nell'arte quel mondo di passione, bellezza, forza e sofferenza.
Bill Viola. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
Un omaggio al più grande protagonista della videoarte dagli anni Settanta a oggi. Realizzato in collaborazione con il Bill Viola Studio e pubblicato a corredo della personale milanese a Palazzo Reale, il volume ripercorre l'intera carriera artistica di Viola attraverso quindici capolavori che documentano la sua produzione dagli anni Settanta a oggi. Grazie alla sapiente cura di Kira Perov, moglie dell'artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, viene presentata un'accurata selezione di opere che coprono trent'anni di lavoro, costituendo un'occasione unica per riflettere sulla vita, intraprendere un viaggio interiore e immergersi in un mondo alternativo. Emozioni, meditazioni e passioni possono emergere dai suoi video, accompagnandoci in un viaggio interiore. Questa dimensione emerge, ad esempio, nella serie dei suoi video "Passions" (opere di chiaro richiamo al Rinascimento italiano) che al rallentatore catturano ed estendono dettagli di emozioni umane impossibili da vedere in tempo reale, o in "Ocean Without a Shore" (2007), opera nata a Venezia nella chiesetta sconsacrata di San Gallo che descrive una soglia metaforica del momento di transizione in cui la vita diventa morte. Tra le altre opere presentate, l'incontro virtuale tra uomo e donna in "The Veiling" (1995); il diluvio improvviso e terrificante al centro di "The Raft" (2004), installazione che ricorda l'importanza della collaborazione umana per poter sopravvivere a catastrofi naturali o crisi inaspettate; la serie "Martyrs" (2014) nella coraggiosa lotta di quattro protagonisti nella morsa dei quattro elementi naturali, man mano che riescono ad accettare il loro inevitabile destino. E ancora, il video-dittico di proiezioni su lastre di granito nero Man Searching for Immortality/Woman Searching for Eternity (2013) e opere, parte della serie Tristan (2005), che raffigurano l'intensità visiva e uditiva della trasfigurazione del fuoco e dell'acqua accanto a opere meno conosciute come "The Quintet of the Silent" (2000).
I macchiaioli. Pisa
Francesca Dini
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 256
L'entusiasmante evoluzione e rivoluzione dei Macchiaioli, che hanno dato vita a una delle più originali avanguardie nell'Europa della seconda metà del XIX secolo. Attraverso una selezione di oltre 120 dipinti, "I Macchiaioli" ripercorre l'avventura di un gruppo di giovani pittori progressisti, toscani e non, che - desiderosi di prendere le distanze dall'istituzione accademica nella quale si sono formati, sotto l'influenza di importanti maestri del Romanticismo come Giuseppe Bezzuoli e Francesco Hayez - giungono in breve tempo a scrivere una delle più poetiche e audaci pagine della storia dell'arte non solo italiana. Questa rivoluzione, apparentemente originalissima, aveva invece origini profonde nell'arte figurativa della Penisola. Lo stesso termine "macchia" era stato utilizzato da Giorgio Vasari a proposito delle opere mature di Tiziano, che erano "condotte di colpi, tirate via di grosso, e con macchie di maniera, che da presso non si possono vedere, e di lontano appariscono perfette". Partendo dall'elaborazione dei principi del realismo europeo formulati da Gustave Courbet e da Pierre-Joseph Proudhon e perfezionando lo strumento espressivo della "macchia" desunto dall'esempio dei cinquecentisti veneziani, i Macchiaioli si avventurano sulla via della luce, dipingendo la realtà loro contemporanea, nella semplicità degli scenari naturali di cui avevano diretta esperienza (Venezia, La Spezia, Castiglioncello, Piagentina, per citare solo alcuni luoghi simboli del movimento) nella pregnanza dei valori etici e morali di un'epoca gloriosa, quella Risorgimentale, che permea l'alta tenuta formale dei loro capolavori. Pubblicato a corredo dell'esposizione pisana, "I Macchiaioli" racconta una delle più originali avanguardie nell'Europa della seconda metà del XIX secolo attraverso le opere chiave dei protagonisti del movimento, da Silvestro Lega a Giovanni Fattori, da Telemaco Signorini a Vincenzo Cabianca.
Accademia Carrara. Guida alla visita
Paolo Plebani
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 127
La Guida alla visita presenta una delle raccolte d'arte italiane più ricche e prestigiose, accompagnandoci sala per sala attraverso una selezione di oltre sessanta capolavori dell'Accademia Carrara. L'itinerario si snoda dal Rinascimento all'Ottocento e tocca le principali scuole pittoriche italiane, illustrando con testi di commento e un ampio corredo di immagini opere di grandi maestri fra cui Pisanello, Mantegna, Bellini, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni, Tiepolo, Canaletto e Hayez.
Cecco del Caravaggio
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 256
Un importante tributo dedicato al pittore Cecco del Caravaggio, alias Francesco Boneri (1585 circa - post 1620), in occasione dell'esposizione inaugurale per la riapertura dell'Accademia Carrara. Allievo e modello del Merisi, insofferente alle regole, destinato a suscitare contrasti e forse inimicizie, sebbene pressoché assente dalle cronache storiche e da quelle giudiziarie (a differenza della maggior parte dei suoi colleghi della cerchia caravaggesca), l'enigmatica figura di Cecco del Caravaggio appare come anticonformista capace di clamorose novità negli impianti iconografici virtuoso di una pittura straordinaria implacabile nella definizione delle forme dei contorni nel colore naturalista oltranzista audace iperrealista ante literram prepotente e privo di timori censori a tratti esplicito nei rimandi erotici e nei messaggi omosessuali. Due sono i poli entro i quali la pittura di Cecco del Caravaggio oscilla mirabilmente. Da una parte un invincibile gusto retrospettivo, sospinto dal recupero di Savoldo, che la fa apparire per molti aspetti neocinquecentesca, sia per le opzioni della moda sia per l'iperrealismo cristallino delle forme e dei colori. Dall'altro verso abbiamo una fra le più profonde e fedeli prese di coscienza della rivoluzione caravaggesca, che produce ardite, talvolta scandalose innovazioni iconografiche. L'artista prende coraggio e forza nell'osare dalla lezione ricevuta direttamente da Merisi, ma va anche oltre, al limite dell'emarginazione, al limite della scomparsa e della perdita. Perché la pittura di Boneri (il cognome all'anagrafe di Cecco) è aspra e tagliente, audacissima e spietata, nuda e cruda, sensuale e antica, pervasa da uno spessore intellettuale inedito a Roma, disseminata di metafore spregiudicate, laddove nessuno dei colleghi - cresciuti alla "schola" di Merisi - giungerà mai. Attraverso il confronto con due dipinti di Caravaggio e opere di artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati da questo affascinante pittore, Cecco del Caravaggio. L'allievo modello indaga, con uno sguardo privo di pregiudizi, questo straordinario personaggio: un artista anticonformista, con sentimenti e pensieri sorprendentemente moderni.
Piero Portaluppi
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 400
Realizzata in collaborazione con la Fondazione Portaluppi e corredata di una nuova campagna fotografica e saggi inediti, una monografia esaustiva sul grande architetto, figura emblematica della cultura architettonica e figurativa milanese e italiana del Novecento Celebrato negli anni Trenta, discusso e dimenticato nel dopoguerra, finalmente riscoperto oggi, Piero Portaluppi è un indiscusso protagonista dell'architettura italiana del Novecento. Un protagonista eclettico e agnostico, che si sottrae agli stili e alle scuole; il maestro dell'architettura elettrica, il gran borghese che ha cambiato con i suoi progetti il volto di Milano. Ma Portaluppi non è stato solo un architetto, in vita ha interpretato, con uguale passione, molte altre parti: vignettista, viaggiatore, collezionista, enigmista, cineamatore, e altro ancora. Le sue 25 carriere, come le chiamava lui. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Piero Portaluppi, il libro segue, dopo diciott'anni, il catalogo della grande mostra in Triennale a Milano che segnò l'inizio della rinascita critica dell'architetto. Questa nuova, esaustiva monografia comprende un grande album fotografico con nuove immagini a colori delle architetture e degli interni di Piero Portaluppi, realizzato dal noto fotografo Ciro Frank Schiappa; tre saggi inediti, illustrati con fotografie d'epoca di Antonio Paoletti, prospettive e plastici di progetto di Portaluppi, tracce delle sue passioni personali (vignette, diagrammi, meridiane, cartoline, ritagli); un'intervista del celebre regista Luca Guadagnino all'architetto Piero Castellini, nipote di Piero Portaluppi; un saggio inedito di Paolo Portoghesi, basato sulla Lectio Magistralis tenuta dall'architetto il 10 aprile 2018 nella basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano; la biografia di Piero Portaluppi (di Jacopo Ghilardotti); l'elenco delle opere e la bibliografia a cura di Ferruccio Luppi, conservatore della Fondazione Piero Portaluppi.
Stregherie
Luca Scarlini
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 208
Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia.
Premazzi. Un milanese alla corte degli zar
Paola Segramora Rivolta
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 240
La vita e l'opera del celebre pittore lombardo ottocentesco Il volume ricostruisce per la prima volta, grazie anche all'analisi scientifica di documenti, lettere e inventari, la parabola artistica di Luigi Premazzi (1814-1891), pittore lombardo cresciuto nello straordinario laboratorio della Milano romantica e vissuto nella cosmopolita San Pietroburgo. Durante la sua lunga carriera ha realizzato vedute urbane, paesaggi e stupefacenti acquerelli degli interni dei palazzi degli aristocratici russi e delle residenze imperiali degli zar Nicola I, Alessandro II e Alessandro III. Oltre a rievocare il periodo italiano, "Luigi Premazzi. Un milanese alla corte degli Zar" illustra le prestigiose commissioni ricevute in Russia, i soggiorni in Crimea e in Caucaso così come gli avventurosi viaggi alla costante ricerca di scenari da rappresentare. Il volume si rivolge ad appassionati di arte, storia e architettura oltre che a studiosi e studenti di discipline storico-artistiche e a collezionisti internazionali sempre più alla ricerca delle sue opere sul mercato antiquario. Paola Segramora Rivolta, laureata in Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Milano, si occupa della cultura figurativa italiana dell'Ottocento e del primo Novecento, con particolare riferimento ai temi della pittura di paesaggio, della veduta e della ritrattistica. Ha collaborato alla realizzazione di esposizioni e alla catalogazione di collezioni pubbliche e ha pubblicato saggi e contributi in cataloghi e riviste d'arte.
Puglisi
Marco Meneguzzo
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 184
La stretta relazione tra antico e contemporaneo, che caratterizza tutta l'opera di Lorenzo Puglisi (1971), costituisce un viatico importante per installazioni site specific in luoghi usualmente destinati alla sola fruizione museale, come le Gallerie degli Uffizi, la cappella Rucellai e Santo Spirito a Firenze, la sagrestia di Santa Maria delle Grazie a Milano, l'isola di San Servolo a Venezia, la cripta della chiesa di Saint Pancras a Londra. Elaborate, filtrate, scarnificate sino a raggiungerne l'essenza, le opere da cui trae spunto, immerse nel nero del tempo e della memoria, non sono tanto una colta citazione del passato o la testimonianza di una nostalgia per la grande tradizione dei maestri, quanto una riflessione sulla pittura stessa, sui suoi aspetti ineliminabili e sulla simultanea necessità di un rinnovamento del linguaggio. Questo volume di Marco Meneguzzo raccoglie gli ultimi vent'anni di attività dell'artista, completamente dedicati alla ricerca di questo difficile equilibrio tra memoria e futuro della pittura.